SimCity è un videogioco di simulazione in cui si deve creare una nuova città partendo dal nulla, o da una città già esistente, grazie ad un giocatore-sindaco impegnato nella costruzione di centri commerciali, industriali e residenziali rispettando ovviamente il budget disponibile. (fonte Wikipedia)
Iniziamo
da questa definizione, che molti amanti dell’intrattenimento con PC conoscono,
per dire che non dovrebbe essere così difficile, per una qualsiasi
Amministrazione cittadina, sapere come muoversi nell’interesse della
collettività. Lo capirebbe giocando qualunque ragazzo armato di mouse.
La
riconversione edilizia dell’area, dove si situa l’ abbandonato edificio
chiamato oggi ‘Ex seminario Minore’, sembra essere uno di quei casi proverbiali
di un modo di assoggettare la politica del territorio a interessi privati (noi
lo temiamo fortemente) e ambizioni (presunte) degne dei fasti di antichi
imperatori romani.
In
questo Paese da decenni la classe politica, soprattutto quella che amministra le
nostre città, è sembrata vivere in uno stato di costante psicosi megalomane
apponendo firme, di avallo e consenso, volte a dar corso a opere “faraoniche” incuranti delle esigenze
davvero prioritarie di una collettività. E ciò con l’arroganza sconsolante di
chi considera l’informazione preventiva
e il confronto costruttivo, un orpello fastidioso e insostenibile nonché i
simboli di un modo stantio e polveroso di fare davvero “politica” (il buon
vecchio “governo della polis”).
A
Selvazzano non ci basta pertanto assistere a qualche presentazione video
seducente. Vogliamo risposte chiare e sostanziali.
Assistiamo
con occhio preoccupato e angosciato a cosa sta sorgendo in un’area del nostro
territorio già così satura e pesantemente congestionata dal traffico: una
montagna di cemento che s’innalza e si estende, fagocitando il verde oggi esistente e quello possibile.
Qui
in ballo, lo sappiamo tutti, c’è un’idea di vivibilità urbana che ricadrà gioco
forza sul capo dei nostri figli e delle generazioni future.
Siamo
certi che la sostanziale totalità della popolazione di Selvazzano gradirebbe risiedere
su un territorio dove possa convivere il giusto equilibrio tra ambiente
naturale e aree di cemento privato e pubblico. Un territorio dove si privilegi
i bisogni fondamentali delle persone. Un territorio urbano che nel suo inevitabile
sviluppo si arricchisca di funzionalità e servizi primari e si armonizzi con i
territori confinanti.
Qui è in palio la “Qualità della Vita” nella sua
concezione più alta.
Il
mandato di un’Amministrazione è basato esclusivamente sulla fiducia, consegnata
dai cittadini attraverso un voto, la quale non deve assolutamente essere
sprecata.
Se
la squadra di un Sindaco in carica si dimostra competente, oculata, attenta
alle esigenze del cittadino, apportatrice di modifiche sul territorio che
vadano incontro ad un miglioramento fattivo della vita cittadina, credo non
debba avere alcun timore a fronteggiare qualunque successiva prova elettorale.
Perché
un ragazzo potrà tranquillamente continuare a giocare al Sindaco a colpi di
mouse, imparando virtualmente così come svolgere al meglio un tale prestigioso
ed onorevole incarico, ma è nella vita reale che questo no, non è proprio un
gioco.