19 febbraio 2012

"Sim City": quando il cemento fa spavento.







SimCity è un videogioco di simulazione in cui si deve creare una nuova città partendo dal nulla, o da una città già esistente, grazie ad un giocatore-sindaco impegnato nella costruzione di centri commerciali, industriali e residenziali rispettando ovviamente il budget disponibile. (fonte Wikipedia)

Iniziamo da questa definizione, che molti amanti dell’intrattenimento con PC conoscono, per dire che non dovrebbe essere così difficile, per una qualsiasi Amministrazione cittadina, sapere come muoversi nell’interesse della collettività. Lo capirebbe giocando qualunque ragazzo armato di mouse.
La riconversione edilizia dell’area, dove si situa l’ abbandonato edificio chiamato oggi ‘Ex seminario Minore’, sembra essere uno di quei casi proverbiali di un modo di assoggettare la politica del territorio a interessi privati (noi lo temiamo fortemente) e ambizioni (presunte) degne dei fasti di antichi imperatori romani.
In questo Paese da decenni la classe politica, soprattutto quella che amministra le nostre città, è sembrata vivere in uno stato di costante psicosi megalomane apponendo firme, di avallo e consenso, volte a dar corso a  opere “faraoniche” incuranti delle esigenze davvero prioritarie di una collettività. E ciò con l’arroganza sconsolante di chi considera  l’informazione preventiva e il confronto costruttivo, un orpello fastidioso e insostenibile nonché i simboli di un modo stantio e polveroso di fare davvero “politica” (il buon vecchio “governo della polis”).
A Selvazzano non ci basta pertanto assistere a qualche presentazione video seducente. Vogliamo risposte chiare e sostanziali.
Assistiamo con occhio preoccupato e angosciato a cosa sta sorgendo in un’area del nostro territorio già così satura e pesantemente congestionata dal traffico: una montagna di cemento che s’innalza e si estende, fagocitando il verde oggi  esistente e quello possibile. 
Qui in ballo, lo sappiamo tutti, c’è un’idea di vivibilità urbana che ricadrà gioco forza sul capo dei nostri figli e delle generazioni future.
Siamo certi che la sostanziale totalità della popolazione di Selvazzano gradirebbe risiedere su un territorio dove possa convivere il giusto equilibrio tra ambiente naturale e aree di cemento privato e pubblico. Un territorio dove si privilegi i bisogni fondamentali delle persone. Un territorio urbano che nel suo inevitabile sviluppo si arricchisca di funzionalità e servizi primari e si armonizzi con i territori confinanti. 
Qui  è in palio la “Qualità della Vita” nella sua concezione più alta.
Il mandato di un’Amministrazione è basato esclusivamente sulla fiducia, consegnata dai cittadini attraverso un voto, la quale non deve assolutamente essere sprecata.
Se la squadra di un Sindaco in carica si dimostra competente, oculata, attenta alle esigenze del cittadino, apportatrice di modifiche sul territorio che vadano incontro ad un miglioramento fattivo della vita cittadina, credo non debba avere alcun timore a fronteggiare qualunque successiva prova elettorale.
Perché un ragazzo potrà tranquillamente continuare a giocare al Sindaco a colpi di mouse, imparando virtualmente così come svolgere al meglio un tale prestigioso ed onorevole incarico, ma è nella vita reale che questo no, non è proprio un gioco.